Ama-La Camini
Durata Documentario: 19minuti e 33 secondi
Regia di: Francesco Cristiano
Musiche: Daniele Fabio
Realizzato da: Cooperativa ‘Jungi Mundu’
Finanziato da: Unione Buddhisti Italiani
Con i patrocini di: SIPROIMI, PARTECIPAZIONE, Comune di Camini, Pro Loco Camini.
Ama-La Camini, più che un documentario, è un raccoglitore di storie sensibili che meritano di essere raccontate, partendo dal luogo in cui è stato girato, Camini. Ci troviamo in un piccolo villaggio collinare in provincia di Reggio Calabria, situato nella zona della locride. Un intero borgo, quello di Camini, sull’orlo dell’estinzione ma che sta vivendo una nuova rinascita in termini di crescita sociale, umana ed economica grazie al programma di accoglienza e integrazione dei cittadini di Paesi terzi, messo in atto da EUROCOOP.
Ama-La Camini, è un racconto costruito con coerenza che nasce dalla convinzione stessa dell’omonimo progetto – laboratorio. L’approccio integrato della presa in carico di donne vittime di violenza è fondamentale per contrastare e superare gli effetti delle violenze fisica, sessuale, psicologia e le conseguenze della violenza economica.
Il documentario narra del lavoro quotidiano della Cooperativa Jungi Mundu, dell’integrazione fra autoctoni e migranti e risponde ad un pensiero semplice e chiaro. Cosa significa per un paese di meno di mille persone, avere all’interno un progetto del genere e nuovi abitanti che creano e producono un’economia propria ed alternativa?
Affronta in maniera delicata e discreta la quotidianeità delle donne al centro del documentario, delle loro vite e delle loro difficoltà. Creare grazie ad un progetto laboratorio sull’arte tessile una possibile alternativa, in cui vecchie e nuove trame vengono intrecciate.
Ama-La è veicolo di positività, mescolando il lavoro di una cooperativa che si occupa di accoglienza e di metodi di creazione di economia alternativa, assieme alle storie dei migranti e alla storia stessa di un piccolo borgo a rischio spopolamento.
Sono una cima
Produzione: Associazione Le Cime No Profit – 2019
Distribuzione: DolceVita Magazine
Riprese/Montaggio: Francesco Cristiano
Ideazione/Soggetto: Cecilia Vaccari
Inserti fotografici: Cecilia Vaccari
Audio/Ass. Montaggio: Cecilia Vaccari
Supervisione: Mattia De Vico
Organizzazione: Valentina Dieni
L’Italia, grazie alle legge 242 del 2016 e alla successiva circolare del 2018, vive in materia di promozione della coltivazione della canapa e di liberalizzazione della cosiddetta ‘canapa’ light, una piccola rivoluzione. Parte proprio da questa situazione, l’idea di Ippolito (30), Mattia (30) e Diego (29). Tre amici di sempre, che dopo differenti esperienze di vita, si trovano nel profondo Sud Italia a discutere sul proprio futuro. Nasce così l’idea di creare “Le Cime”, un’associazione culturale che ha fra i suoi vari fini la diffusione della cultura sulla canapa e la sua produzione. Il viaggio delle Cime, è anche costellato da altri coltivatori sognatori, commercianti e studiosi, che come loro non vedono la canapa soltanto come un modello per fare business, ma come un modo di vivere alternativo, partendo dal lavoro della terra come fosse un ritorno alle origini. #SONOUNACIMA, diventa quindi un documentario nel documentario, un intrecciarsi di storie di vita personali, fatica e speranze, che fotografa l’attuale situazione italiana sul mondo della canapa, ma che si concentra sulle vicende dei tre protagonisti nel loro percorso associativo. Un modello dove a farla da padrona, è il concetto di resilienza. Un po’ come dire, da qui noi non ce ne andiamo
L’ULTIMA COLONNA – La terra, il sacro, il mare, la memoria
Cosa rimane dell’ultima colonna che si erge sul promontorio a due passi da Crotone?
E cosa rimane di quella Crotone, così gloriosa e scolpita nei millenni della storia ed oggi
luogo di contrasti e contraddizioni? Una bellezza senza tempo che convive con
l’errare dell’uomo contemporaneo ed una fiamma, sì fioca, ma che non si è spenta mai.
È questo il senso che ruota attorno a L’Ultima Colonna, un reportage a 4 voci, che indaga,
scava, racconta e riflette su uno degli ultimi baluardi viventi delle nostre radici.