Still Life Photography

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Usare la fotografia

come la pittura.


Cosa ho studiato per diventare fotografo still life

Nel mio lavoro di maker, la fotografia è arrivata in un secondo momento. Sono partito dalle telecamere per poi approcciarmi al mondo delle reflex e delle mirrorless in un secondo momento. Cambiando tipologia di macchina, ho iniziato a incuriosirmi alla fotografia e ad ascoltare l’esigenza del web. Forse non ci rendiamo conto del fatto che ogni qualvolta guardiamo un’immagine su di un prodotto venduto su un e-shop, stiamo parlando di fotografia still life. Questa, traducibile in italiano con il termine natura morta, è una tipologia di tecnica usata nelle arti figurative per indicare oggetti che non sono in movimento.

Il mio set fotografico per lo still life

Ho sempre distinto la fotografia still life, interpretandola in due modi diversi, uno da studio e l’altro da reporter, utilizzando diverse tipologie di attrezzature. Nel caso della fotografia fatta in studio, allestisco un fondale neutro (generalmente uso il colore bianco o il grigio) e l’illuminazione adatta. Generalmente uso tre fonti di luce a led (di cui una diffusa per ammorbire le ombre), generando lo schema che più si addice al tipo di prodotto da fotografare. In ultimo corredano il set allestito e l’attrezzatura, un treppiede sul quale installare la macchina fotografica. Il mio obiettivo preferito che monto sulla Sony a7III è un 55 mm della Zeiss, estremamente luminoso e allo stesso tempo polivalente. In altri casi, ho usato anche obiettivi macro per lavori dove era importante fare emergere più particolari possibili. Rimango dell’idea che avere come focale del proprio obiettivo, una lunghezza fra i 50mm e gli 85mm, sia la soluzione più versatile da adottare.

Nel caso della fotografia still life come reporter, mi sono attrezzato con una box già illuminata da due strisce di led che rende il tutto molto più semplice e rapido, molto utile e risolutiva per piccoli prodotti e per servizi in esterno.



Che cos’è per me questo tipo di fotografia

È una particolare tecnica che dà vita a delle immagini che non saranno mai in movimento, controllando tutta una serie di parametri, come i fattori di luci ed ombre. Si parte sostanzialmente dallo studio delle luci e dell’inquadratura, andando a calcolare in modo matematico e pragmatico ogni singolo dettaglio.
Per valorizzare attraverso questo tipo di fotografia un prodotto, bisogna tenere a mente alcuni aspetti fondamentali.

1. Pianificare gli scatti, andando a studiare il prodotto, analizzando quindi i punti di forza e di debolezza. 2. Una volta capito il tipo di scatto richiesto dal proprio committente, bisogna iniziare a studiare l’attrezzatura da utilizzare, pensando innanzitutto al tipo di illuminazione. 3. E’ importante studiare bene il prodotto da fotografare per capire la giusta prospettiva. In alcuni casi, utilizzando l’attrezzatura nel migliore dei modi, è più che esaustivo un solo scatto del prodotto.
4. Quando si fotografa un prodotto, è fondamentale concentrarsi sui dettagli. 5. Bisogna fare attenzione al colore, ossia bisogna tradurre fedelmente l’immagine che poi verrà usata come fotografia da still life. 6. Scattare nel migliore dei modi possibile, porterà a casa un buon risultato. Tuttavia, visto e considerato che questa particolare tecnica non comprende errori, è necessario avere una certa dimestichezza con la post-produzione.

Ad oggi, questa tecnica, rappresenta un valido strumento di lavoro, poiché viene interpretata dal marketing come fotografia commerciale. E’ still life, la fotografia all’interno del mondo dell’interior design, come all’interno del settore industriale. Allo stesso tempo, lo è anche la fotografia del settore food e di quello della moda.
Oggi più che mai, viviamo in un mondo costellato dal concetto dell’e-commerce, dove la fotografia still-life rappresenta la regina.

Per quali aziende ho realizzato la fotografia still life

Mi sono approcciato alla tecnica della fotografia still life negli anni, dopo averla studiata come autodidatta e dopo aver avuto a disposizione la giusta attrezzatura. Nonostante all’inizio, rappresentasse per me solo una piccola parte della mia attività principale, grazie alla crescente esigenza di immagini da vendere, mi sono trovato sempre più all’interno di questo mondo, orientandomi verso il settore food. Ho collaborato con realtà aziendali come l’azienda Cupelli dedita alla produzione dell’olio extravergine di oliva, passando per i prodotti caseari dell’azienda Roberti, fino ad arrivare a realtà più trasversali come Rubettino Print, che produce editoria e packaging per conto terzi.

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